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29/07/2016
All’apparenza, i siliconi possono sembrare tutti uguali, ma ognuno di essi presenta applicazioni e caratteristiche differenti per l’utilizzo. Vediamo come differisce un silicone acrilico da uno acetico.
In molti si confondono sulle modalità d’uso di questo tipo di silicone. L’acrilico è un sigillante monocomponente di dispersione acquosa, inodore. Solo una volta che il sigillante si sia indurito è possibile riverniciarlo. E’ adatto per le superfici porose, per legno, calcestruzzo, crepe o fessure sui muri e pannelli prefabbricati. Da evitare è l’utilizzo laddove vi siano ristagni d’acqua e su metalli di natura liscia. Il sigillante acetico invece, è di tipo elastico e in maniera opposta al sigillante acrilico, esso rilascia odore e non è possibile riverniciarlo dopo l’indurimento. Adatto all’utilizzo in zone asciutte e pulite. Se utilizzato dove vi è acqua viene impiegato per funzioni sanitarie. Non particolarmente adatto invece sulle superfici porose, è comunque la linea di silicone più utilizzata dagli utenti. Come si può notare, seppur entrambi siano dei siliconi sigillanti, essi hanno caratteristiche tendenzialmente opposte. Prima di acquistarlo valuta sempre qual è la soluzione migliore per il tuo lavoro.